Innovazioni di febbraio 2022
La Camera ha approvato in via definitiva l’otto febbraio 2022 la proposta di legge costituzionale che modifica l’art.9 e l’art.41 della nostra Costituzione.
L’articolo 9 prevede che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica e che tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico. Con la riforma viene introdotto un nuovo comma che riguarda la tutela dell’ambiente e della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato inoltre disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Il successivo articolo 41 mette in luce il fatto che l’iniziativa economica privata è libera, ma non può recare danno alla salute e all’ambiente e deve essere indirizzata a fini sociali e ambientali.
Con queste importanti modifiche la Costituzione richiama anche il principio dello sviluppo sostenibile, che garantisce i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere la possibilità che anche le generazioni future riescano a soddisfare i propri.
Inoltre di grande importanza è il riferimento agli animali.
Novità di marzo.
Entro la fine di marzo verrà pubblicata la carta definitiva delle aree idonee (Cnai) ad ospitare il deposito unico nazionale rifiuti radioattivi. L’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, darà un parere tecnico per poi passare il documento al Mite per l’approvazione finale. La carta esclude tutti i territori patrimonio dell’UNESCO mentre include le isole maggiori.
Netwap è un progetto internazionale che coinvolge Italia e Croazia per trovare soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti. E’ importante essere consapevoli del fatto che i problemi ambientali vanno affrontati con un approccio transfrontaliero, specie quelli che riguardano il mare. Il progetto mette l’accento sull’importanza dei rifiuti organici, che costituiscono il 20-30% dei rifiuti urbani. I rifiuti organici possono essere fonte di malattie, ma se vengono opportunamente trattati, possono produrre compost utile ad evitare la desertificazione del suolo. E’ essenziale che i rifiuti organici non vengano dispersi nei rifiuti indifferenziati finendo in una discarica e nell’inceneritore, perché fermentando portano alla produzione di metano, che è un gas a effetto serra. Il progetto sperimenta un compostaggio in piccola scala e in prossimità delle comunità più isolate, difficili da raggiungere con il sistema di raccolta e trasporto a impianti industriali di trattamento ed un sistema di filtraggio dell’acqua marina per raccogliere microplastiche prima che arrivino in mare aperto.
Come viene risolto il problema nella nostra città?
A Brescia i rifiuti organici vengono raccolti in cassonetti a calotta, che si possono aprire con una tessera elettronica personale. La filiera del rifiuto organico è breve: la totalità dei rifiuti viene portata a 4 impianti, di cui uno a Bagnolo Mella e altri tre fuori provincia. La fermentazione viene tenuta sotto controllo e porta alla formazione di ammendante compostato misto che viene usato come fertilizzante nei terreni agricoli. Nel processo di compostaggio viene utilizzata la materia prima proveniente dai rifiuti biodegradabili delle mense e da rifiuti vegetali da sfalci e potature. La resa del compostaggio arriva al 94%.
Considerando gli sforzi che centinaia di associazioni ed istituti di ricerca stanno facendo per migliorare la situazione del mondo in cui viviamo ci si potrebbe chiedere che cosa avviene nelle aziende del territorio bresciano.
Ripensando agli ultimi due anni e ai problemi legati alla pandemia si può affermare che l’azienda RARO AMBIENTE ha dimostrato competenza per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti e grande attenzione per quanto riguarda lo smaltimento di mascherine, guanti e altri dispositivi personali. Oggi Raro Ambiente si affaccia al 2022 con uno sguardo aperto al futuro e ad una sempre più attenta gestione dei rifiuti che potrebbero danneggiare il pianeta.