Mario Ruggeri, primogenito di Enea e nato nel 1940, ci ha lasciato il 12 aprile 2024.
Mario ha proseguito l’eredità paterna insieme ai suoi fratelli, dedicandosi alla grande passione del padre per lo sport.
È stato un mecenate di spicco nello sport bresciano, sostenendo discipline come il judo, il rugby e la pallavolo.
Tuttavia, è con il Basket Cidneo che ha raggiunto l’apice, sfiorando lo scudetto nel 1982 e rimanendo tutt’oggi la squadra di basket bresciana più forte di sempre.
Negli ultimi anni della sua vita, ha offerto il suo sostegno alla squadra di pallanuoto di Brescia, che ha dedicato a lui la vittoria della Coppa Italia nel 2024.
Nel 1965, Mario dimostrò di possedere una visione avveniristica, poiché intravide il potenziale della plastica come materiale fondamentale per il futuro.
Sulla base di questa intuizione, decise di fondare la MIR (Macchine Idrauliche Ruggeri), un’azienda mirata alla costruzione di presse oleodinamiche specificamente progettate per lo stampaggio per iniezione di resine termoplastiche.
Questa iniziativa testimonia non solo la sua capacità di anticipare le tendenze industriali, ma anche il suo impegno nell’innovazione e nel settore tecnologico emergente della plastica.
Nei primi anni ’80, Mario intuì che il futuro sarebbe stato incentrato sull’ecologia e fondò così uno dei primi impianti privati di smaltimento rifiuti, la Ecorifiuti.
Verso la fine degli anni ’90, ebbe un’altra brillante intuizione, anticipando che il futuro sarebbe stato dell’elettrico, e fondò la EPT, un’azienda produttrice di autobus elettrici.
Ha sostenuto la ricerca scientifica, collaborando in particolare con l’Università di Ferrara e contribuendo in modo significativo all’evoluzione ecologica e ambientale.