Amianto novità di aprile 2022
Il 28 aprile è la giornata internazionale dedicata al ricordo delle vittime dell’amianto e a Brescia si terrà un convegno presso la Camera del Lavoro di via Folonari organizzato dalla CGIL, dal Patronato INCA e dal Museo dell’Industria e del Lavoro. Durante il convegno verrà presentato il libro del medico del lavoro Pietro Gino Barbieri dal titolo “Morire d’amianto”.
Esiste un Fondo per le Vittime dell’amianto che è un indennizzo economico destinato a coloro che sono titolari di rendite per malattie correlate all’esposizione all’amianto e in caso di morte agli eredi titolari di rendite a superstiti.Il Fondo è destinato alle vittime che hanno contratto patologie asbesto-correlate per esposizione all’amianto e alla fibra “fiberfrax”. Le patologie provocate dalle fibre di asbesto hanno una latenza di 40 o 50 anni dopo le esposizioni.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel mondo ci sono ancora 125 milioni di persone esposte all’amianto nei luoghi di lavoro.
A distanza di trent’anni dalla legge 257/92 che parlava della cessazione dell’impiego dell’amianto in Italia com’è la situazione in Lombardia?
Ci sono ancora 1,20 milioni di metri cubi di coperture di amianto da smaltire.
Secondo le stime del Piano regionale di gestione dei rifiuti il volume va diminuendo costantemente e per il momento ci sono due discariche autorizzate per lo smaltimento, la Ecoeternit che si trova nel territorio bresciano a Montichiari e la Acta che si trova nel territorio pavese.
Il lavoro di smaltimento che bisogna ancora fare riguarda soprattutto gli insediamenti industriali. L’amianto rimasto si trova in gran parte su edifici industriali artigianali. Se non ci sono impianti di smaltimento vicini l’amianto va trasportato in impianti a distanza e questo fa aumentare il costo dello smaltimento.
L’amianto arriva in discarica incapsulato e viene controllato all’ingresso: decidere di bonificare l’amianto significa dare un contributo importante per risolvere definitivamente il problema, ma è essenziale affidarsi a un’azienda seria e qualificata come RARO AMBIENTE.