Bandi e crediti d’imposta per bonificare, smaltire e sostituire l’amianto nel 2022
Nel mese di gennaio 2022 il Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia dà notizia che è stato approvato un Bando per assegnare contributi richiesti al fine di rimuovere e sostituire manufatti che contengono amianto dagli edifici pubblici.
La Regione Lombardia continua in tal modo la sua attività di supporto e assegna 10 milioni di euro agli Enti Pubblici proprietari di edifici che contengono manufatti di amianto da sostituire con nuovi materiali. Il contributo è a fondo perduto fino al 100% della spesa ammissibile, ma non può superare la spesa di € 250.000 per ogni singolo Intervento.
Gli enti pubblici che possono richiedere il contributo sono i Comuni, l’unione dei Comuni, le Comunità Montane, le Province e le città metropolitane. Le domande possono essere inviate on-line alla Regione Lombardia dal 14 al 28 febbraio 2022.
Il Bando INAIL 2021 è stato prorogato al 2022. Esso consente alle imprese di richiedere un contributo a fondo perduto pari al 65% della spesa. È possibile richiedere fino a €130000 per investimenti nell’azienda . L’INAIL metterà a disposizione un importo pari a 250 milioni di euro: parte di questo bonus verrà destinato alla bonifica dell’amianto.
Una novità importante è che questo bonus servirà per la prevenzione e la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ed è destinato alla bonifica e allo smaltimento dei rifiuti di amianto. Il materiale verrà riciclato e si potrà poi provvedere al risanamento e agli altri servizi della gestione dei rifiuti . Potranno partecipare al bando tutte le imprese iscritte alla Camera di Commercio. Sono esclusi i soggetti che hanno già usufruito di questi incentivi Isi INAIL dal 2017 al 2021. Altro fattore di esclusione è la presenza di condanne per omicidio colposo o lesioni personali colpose per violazione delle norme per la prevenzione degli Infortuni del lavoro.
L’8/2/2022 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un Decreto del MITE -Ministero Transizione Ecologica- che dispone un credito d’imposta per le persone fisiche, gli Enti non commerciali e per i soggetti titolari di reddito d’impresa che faranno dei versamenti spontanei per risanare aree contaminate da rifiuti o sostanze pericolose, per rimuovere materiali contenenti amianto dagli edifici, per prevenire e risanare il dissesto idrogeologico, per valorizzare parchi ed aree verdi, per recuperare aree non più utilizzate ricostruendo manufatti esistenti. Il credito d’imposta viene riconosciuto nella misura del 65% delle erogazioni liberali in denaro.
Si può accedere alle detrazioni fiscali al 50% per la bonifica da sostanze dannose per la salute come l’amianto e l’eternit, quindi per la rimozione dell’amianto che rientra tra le opere di ristrutturazione. Si possono richiedere le detrazioni fiscali al 65% quando i lavori per la rimozione dell’amianto si accompagnano anche a lavori di riqualificazione energetica dell’edificio come per esempio coibentare un tetto.
Con il bonus ristrutturazione si potranno portare in detrazione tutti i lavori di smantellamento e incapsulamento dell’amianto. L’incapsulamento dell’amianto viene a costare di meno della sua rimozione, perché si tratta di un trattamento che va a fissare le fibre dell’asbesto con prodotti specifici per metterle in sicurezza. Con questa tecnica le lastre di amianto vengono ricoperte e sigillate in modo tale che non vi sia dispersione delle fibre nell’aria.
Raro Ambiente è un’azienda bresciana altamente specializzata e all’avanguardia dal punto di vista della tutela ambientale che si occupa, oltre che dello smaltimento rifiuti, anche della rimozione e dello smaltimento dell’amianto, provvedendo se richiesto a ripristinare correttamente ogni copertura. In questo campo in particolare Raro Ambiente garantisce massima correttezza e prezzi convenienti.