Smaltimento rifiuti: novità di febbraio 2023
Nella legge di bilancio 2023 aumenta il sostegno economico per i soggetti ai quali è riconosciuta una rendita in quanto affetti da patologia asbesto collegata. La domanda di accertamento di una malattia professionale deve essere presentata all’INAIL entro 3 anni dalla data di accertamento della malattia.
I danni da amianto preoccupano l’Europa tanto che si sta lavorando a una proposta per definire i criteri per finanziare le imprese interessate a riconvertire la produzione. Tale proposta si propone di migliorare la protezione dei lavoratori riducendo i livelli di esposizione attuali e di trovare un metodo più efficace per conteggiare le fibre di amianto. Diventa indispensabile rivedere anche la Legge 257/92, che regolamenta il processo di dismissione dell’amianto. Gli Stati membri dell’UE devono limitare i rischi derivanti dall’esposizione all’amianto dei lavoratori e anche la rimozione e per fare questo hanno deciso di adottare un metodo più moderno per il conteggio delle fibre, la microscopia elettronica. Gli Stati membri avranno 7 anni di tempo per passare dal metodo attuale di misurazione, la microscopia a contrasto di fase al nuovo metodo EM.
Entro il 28 febbraio 2023 le imprese che utilizzano amianto, direttamente o indirettamente, nei processi produttivi o si occupano di smaltimento o bonifica, hanno l’obbligo di inviare, alla Regione e al Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’Azienda Sanitaria Locale, una relazione annuale relativa all’anno precedente sulle attività svolte.
Nella relazione dovranno essere specificati i tipi, le caratteristiche e le quantità di rifiuti di amianto prodotti, i procedimenti applicati e i dati degli addetti ai lavori, compreso il tempo di esposizione e le mansioni assegnate.
Inoltre dovranno essere comunicate le misure adottate per garantire la tutela della salute dei lavoratori e dell’ambiente
Altra scadenza al 28 febbraio 2023 è quella per presentare la relazione annuale ADR, Consulente merci pericolose ADR/RID.
Sempre entro il 28 febbraio 2023 gli esportatori di imballaggi vuoti o pieni dovranno presentare al CONAI la domanda per l’esenzione dall’applicazione del contributo ambientale, se prevista.
Infine scade il 28 febbraio 2023 la possibilità per i produttori iscritti al Registro Nazionale Pile e Accumulatori di adempiere all’obbligo di comunicare la quantità di pile e accumulatori immessi sul mercato nell’anno 2022.
Come si può ben vedere l’attenzione dell’Europa in generale e dell’Italia in particolare è diretta a controllare e garantire un corretto smaltimento dei rifiuti con metodi che si diversificano e si aggiornano costantemente.
Naturalmente la competenza e la visione in prospettiva di aziende come Raro Ambiente consentono al processo di evolvere e di scorrere nel miglior modo possibile, anziché arenarsi tra mille difficoltà.